Fisco: il Concordato Preventivo Biennale fa i primi passi

Il Concordato preventivo fa i  primi passi

Il 4 novembre scorso in  Consiglio dei Ministri è stato approvato uno dei decreti della riforma fiscale che prevede la novità del concordato preventivo per partite IVA e aziende.

I lavoratori autonomi e piccole e medie imprese possono accordarsi col Fisco sulle tasse da pagare nei due anni successivi, si inserisce in un disegno molto più ampio. che mira ad individuare interventi  per  ridurre l’evasione fiscale, migliorare   la comunicazione tra contribuenti e Fisco, e garanti una maggiore integrazione tra le banche dati dello Stato per stanare  più velocemente  gli evasori, anche attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

L’accordo è rivolto ai contribuenti con la partita Iva ‘esercenti attività d’impresa, arti o professioni, sia quelli che versano le imposte forfettari, sia quelli che applicano gli indici sintetici di affidabilità’. Come già detto sono escluse le grandi imprese, e non solo,  poiché   vari sono i paletti posti a difesa di un uso trasparente.

Il testo che disciplina il concordato preventivo è sul tavolo  del Consiglio dei Ministri. Passerà successivamente alle Camere per il parere prima del passaggio definitivo e l’entrata in vigore già dal prossimo anno.

l’Agenzia delle Entrate dovrà mettere a disposizione  entro aprile 2024 il modulo per chiedere di aderire al concordato preventivo biennale. La domanda andrà inoltrata da parte dell’azienda o dal titolare di partita Iva entro luglio 2024, mentre negli anni successivi la scadenza sarà a giugno.