I tempi di esame ed approvazione della manovra in Senato sono sempre più incerti e lunghi. La possibilità di un ritardo dell’approvazione definitiva pone il paese dinanzi al rischio di un esercizio provvisorio, uno scenario che potrebbe estendersi fino a Natale o addirittura oltre.
Il dibattito sul disegno di legge è previsto a Palazzo Madama nella settimana tra il 12 e il 15 dicembre. Per rispettare queste date è cruciale approvare gli emendamenti in commissione entro questa settimana. La presentazione del maxi-emendamento del governo riguardante i correttivi sulle pensioni di alcune categorie di statali e dei medici, nonché sugli affitti brevi, appare ad oggi ancora incerta. Le trattative potrebbero protrarsi, con un possibile slittamento della presentazione degli emendamenti. Tra i correttivi proposti merita particolare attenzione la revisione dell’articolo 33, che, senza modifiche, porterebbe al taglio delle pensioni per 732mila lavoratori pubblici entro 20 anni. Le soluzioni proposte potrebbero includere la salvaguardia delle pensioni per chi va in pensione con i requisiti di vecchiaia e un taglio graduale per l’anticipo pensionistico.
Una situazione che influisce sulla stabilità politica interna, e che ha anche conseguenze economiche significative. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è atteso per un’audizione sul tema della governance europea in relazione alla riforma del Patto di Stabilità. Il tema delicato per il nostro Paese, in quanto le regole attuali di Maastricht potrebbero imporre limiti severi ai conti pubblici.